mercoledì 2 agosto 2017

Recensione "Giulia Tofana. Gli amori, i veleni" di Adriana Assini

Salve lettori!

Oggi vi parlo di un  romanzo storico che ha catturato la mia attenzione sia per il personaggio principale che per l'ambientazione. Si tratta di "Giulia Tofana. Gli amori, i veleni" di Adriana Assini


Titolo: Giulia Tofana. Gli amori, i veleni

Autore: Adriana Assini

Editore: Scrittura&Scritture

Data di pubblicazione: Marzo 2017

Genere: Romanzo storico


Prezzo: 14 euro



Giulia Tofana è un personaggio realmente esistito nel XVII secolo a Palermo durante il regno di Filippo IV di Spagna. Fu soprattutto una fattucchiera e una megera, giudicata come assassina per aver provocato la morte di circa seicento uomini tra il 1633 e il 1651. Elaborò la formula per l'acqua tofana: un veleno inodore e insapore che, versato a piccole dosi nei pasti del mal capitato, provocava la morte senza destare il sospetto di un avvelenamento. L'acqua tofana veniva venduta a donne che si sentivano intrappolate, insoddisfatte del proprio matrimonio o venivano maltrattate dai mariti. Successivamente Giulia fu denunciata e condannata a morte.

Protagonista principale del romanzo è Giulia, una meretrice che vive nella zona del Papireto insieme a Girolama: due figure femminili che, seppur vivono nella stessa condizione, hanno ambizioni diversa. Una, Giulia, è una sognatrice,furba, testarda e donna ambiziosa che spera un giorno di poter comprarsi un titolo e vivere in condizioni agiate. Girolama invece è una donna più razionale, con i piedi per terra che ammonisce l'amica ogni qual volta prende decisioni avventate dettate dall'ambizione e dal suo amore per il barone Manfredi Ballo.  
I due si incontrano in segreto perché, come volevano gli usi e costumi del tempo, un barone non poteva avere, di certo, al fianco una come Giulia, una meretrice e donna dalle umili origini.
Spinta dal desiderio di diventare una nobile e poter stare insieme a Manfredi, Giulia realizza un veleno chiamato "acqua tofana", con il quale decide di aiutare le donne in difficoltà con i propri mariti al fine di ottenere una giustizia che mai nessuna donna a quei tempi avrebbe avuto.
Nonostante le continue raccomandazioni sulle dosi da utilizzare, una delle clienti di Giulia versa l'intero contenuto della boccetta destando il sospetto nella morte. 
Un giorno giunge alla porta di Giulia e Girolama Fra Nicodemo, il quale avverte Giulia che è a conoscenza delle sue azioni e che farebbe meglio a lasciare Palermo poiché in pericolo. Inoltre il Frate le confessa di amarla e di accettarla così com'è. La paura e la delusione nell'avere scoperto che Manfredi è in realtà destinato ad un'altra donna, spingono Giulia a lasciarsi alle spalle la sua casa natia, devastata a quel tempo dalla peste, insieme a Girolama e Fra Nicodemo per dirigersi a Roma. 
Lì inizia un nuovo capitolo della vita di Giulia, la quale inizialmente decide di porre fine alle sue attività illecite e seguire la retta via. Ma ammaliata dalla possibilità di ricavare qualche moneta in più e mossa da uno spirito di giustizia verso tutte quelle che donne che ogni giorno venivano abusate e maltrattate dagli uomini, decide di riprendere la produzione della famigerata "acqua tofana". 


Adriana Assini con grande maestria riesce a  ricostruire la figura controversa di questo personaggio, di cui poco si è sentito parlare, e tessere la trama che ha dato vita a questo romanzo.
Attraverso la storia di Giulia la scrittrice mette in primo piano una serie di temi importanti ancora oggi attuali! Innanzitutto la condizione della donna di quegli anni che veniva maltrattata, abusata e discriminata dagli uomini; il frate che, nonostante i pensieri controcorrente e in realtà non così legato alla fede, decide di rimanere sotto quella tonaca che poteva offrirgli tanti privilegi; l'amore di Manfredi non abbastanza forte da lottare per la sua bella Giulia perché legato alle convenzioni sociali.
Quello che emerge dalla lettura è la rappresentazione di una donna forte, combattiva, che non si fa abbattere dagli ostacoli che la vita le mette davanti ogni giorno e che lotta per realizzare i suoi sogni. Animata da un senso di giustizia verso le altre donne, cerca di opporsi in qualche modo a quello che era il pensiero della società di un tempo. Seppur le sue azioni siano sbagliate, Giulia potrebbe rappresentare una "paladina" della giustizia e un'avanguardista.  
Il linguaggio elaborato e l'ambientazione, arricchita di aneddoti, folklore e particolari delle condizioni sociali e di vita di quel periodo, danno un valore aggiunto a questo romanzo molto piacevole e coinvolgente. 

A presto,

Caterina

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